I cani vivono al nostro fianco ormai da migliaia di anni, seguendoci nella nostra continua evoluzione, evoluzione che ci ha portati da un tempo relativamente breve a vivere nelle città. Purtroppo però, le città non sono fatte a misura di cane, spesso lo sono poco anche a misura d’uomo, quindi i nostri amici si ritrovano a vivere in un ambiente che non gli è troppo congeniale, e tantomeno per loro naturale. Ma sono anche animali estremamente adattabili, quindi se li guidiamo nel modo corretto potranno imparare a vivere serenamente anche nell’ambiente urbano.
In una passeggiata in campagna o in un bosco se la possono cavare molto meglio di noi, tanto che potremmo imparare da loro come comportarci e come gestire al meglio l’ambiente che ci circonda, in un ambiente cittadino siamo noi a dover insegnare al cane come ci si comporta e quali sono le “buone maniere” da mettere in atto.
Sarà quindi necessario impostare fin da cuccioli un’adeguata educazione che farà sì, insieme alle esperienze vissute, che il cane arrivi ad avere le giuste competenze.
Utilizzo la parola “competente” perché c’è differenza tra un cane educato ed uno competente; quest’ultimo non ha bisogno che gli si dica di continuo cosa deve fare e come si deve comportare, ma autonomamente sceglierà il comportamento più adeguato alla situazione che gli viene proposta. Per fare un esempio: entro in un bar con un cane “educato”, dovrò dirgli di stare seduto o sdraiato e di stare fermo, e di non abbaiare, ecc.
Entro in un bar con il cane competente, mi segue tranquillamente al bancone o al tavolino, si metterà seduto o steso e rimarrà tranquillo fino a che non avremo finito, senza che io gli debba dire nulla.
Una delle prime cose che dovremmo insegnare al nostro cane è di non tirare al guinzaglio, fin dalle prime uscite facciamogli capire che stare vicini a noi è una cosa molto bella, che nell’arco della distanza tra noi e la massima lunghezza del guinzaglio (ricordo che in città non dovrebbe superare gli 1.5mt di lunghezza) avvengono un sacco di cose positive, al contrario quando lo spazio tra noi e il guinzaglio finisce non si va più da nessuna parte, quindi si sta fermi. Un’altra cosa importante è far capire al cane che si può fidare totalmente di noi, anche se è legato non lo metteremo in situazioni per lui sgradevoli o che lo mettono a disagio e se questo dovesse casualmente succedere saremmo subito pronti ad aiutarlo.
Una di queste situazioni sgradevoli potrebbe facilmente essere l’incontro con un altro cane. Erroneamente si pensa che il far incontrare i cani al guinzaglio voglia dire farli socializzare, così fin da subito si tende a far avvicinare il cane a tutti gli altri che si incontrano per strada, in realtà in questo modo non facciamo altro che insegnare al nostro cucciolo che bisogna andare verso tutti i cani, si troverà così a stretto contatto con cani estranei che magari non avrebbe mai voluto incontrare, verso cani che in realtà non gradiscono affatto avvicinamenti di sconosciuti, non potrà comunicare correttamente perché legato, non potrà allontanarsi se vorrà farlo. Il risultato sarà un cane adulto che tira e abbaia verso tutti i cani che incontra, ingestibile al guinzaglio perché penserà che di noi non si può fidare, che non sappiamo gestire correttamente situazioni di stress. Insegnate invece ai vostri cani che al guinzaglio si sta insieme e gli altri cani si incontrano eventualmente nelle aree preposte, dove è possibile stare liberi e scegliere se interagire o meno con gli altri soggetti.
Un buon posto per socializzare con gli altri cani potrebbero essere le aree sgambo, ma dovremmo avere alcune accortezze per un corretto utilizzo: in questo articolo alcuni consigli pratici da seguire.