C’è una cosa in particolare dei nostri cani che mi ha sempre affascinata, rapita, lasciata a bocca aperta con gli occhi sgranati come una bambina di fronte al suo Super Eroe preferito: la loro capacità olfattiva!
Ho sempre considerato l’olfatto dei cani come un vero e proprio super potere perché riescono a fare cose che per noi sono totalmente impossibili.
Per questo motivo negli anni l’uomo ha addestrato i cani sfruttando questa dote e ad oggi abbiamo infiniti “utilizzi” per scopi anche molto nobili: pensiamo ai cani che ricercano le persone scomparse, cani che ricercano sostanze stupefacenti, che fiutano tumori, o tutti quelli da “medical alert” (cani per diabetici, per epilettici), cani che fiutano acceleranti per scoprire se gli incendi sono dolosi, e potrei andare ancora avanti per molto.
“L’unico limite all’olfatto del cane è il nostro cervello” (A.L. Kwam)
Nonostante ci siano molte ricerche scientifiche sull’olfatto del cane, credo che ancora non ne abbiamo scoperto tutto il potenziale e anche i cani che condividono la vita con noi hanno un potenziale inespresso altissimo.
Ma vediamo come funziona questo naso e quali sono le sue capacità:
Il naso del cane possiede circa 300 milioni di recettori olfattivi, contro i nostri 6 milioni, la parte del cervello impiegata per elaborare gli odori è all’incirca 40 volte più ampia della nostra, attraverso le cavità nasali sono in grado di far turbinare l’aria che respirano in modo da suddividerla in due parti: quella che gli serve effettivamente per respirare e quella che gli serve per annusare.
Sono in grado di percepire contemporaneamente 12 molecole odorose diverse.
I nostri cani vedono il mondo attraverso il naso, fiutando e memorizzando tutti gli odori che ci circondano, comunicano tra loro utilizzando l’olfatto e molecole odorose che rilasciano, dagli ultimi studi è emerso un dato molto interessante: i cani utilizzerebbero l’olfatto anche per comprendere lo scorrere del tempo, infatti ogni parte del giorno con i suoi cambiamenti di pressione atmosferica, temperatura ed umidità producono inevitabilmente variazioni di odori, che noi non percepiamo nemmeno, mentre i cani sì, così come, secondo alcuni esperimenti i cani sanno da quanto tempo siamo usciti da casa in base alla concentrazione del nostro odore che permane nell’ambiente e che man mano va ad affievolirsi.
Non solo, l’olfatto nel cane può essere allenato esattamente come un muscolo, per questo ogni cane presente nelle nostre case potrebbe, potenzialmente, diventare un cane “molecolare” come quelli che tanto ammiriamo in tv.
Possiamo dire che per il cane l’utilizzo dell’olfatto è fondamentale, non solo nella quotidianità; frequentemente mi trovo a proporre attività di ricerca olfattiva nella risoluzione di problematiche comportamentali, sono infatti un valido aiuto per aiutare i cani a calmarsi, rilassarsi, imparare a concentrarsi ed a cascata ritrovare un buon equilibrio psicofisico.
Le attività ed i giochi di ricerca olfattiva che possiamo proporre ai nostri cani sono molteplici, per comprendere meglio questo mondo e imparare attività olfattive adatte a te e al tuo cane il 30 marzo organizzo “Va dove ti porta il naso”, mini stage sulle ricerche olfattive, a presto per tutte le info dell’evento, ma nel frattempo, salva la data!
Serena